I livelli sierici di adiponectina sono associati a una funzione cognitiva peggiore nelle donne in postmenopausa
L'adiponectina può essere un biomarcatore dello stadio di compromissione cognitiva e della sua progressione clinica.
Uno studio ha valutato la relazione tra livelli sierici di adiponectina e prestazioni cognitive nelle donne in menopausa, e se i livelli sierici di adiponectina possano essere associati in modo diverso alle prestazioni cognitive rispetto ai soggetti sovrappeso / obesi.
Sono state arruolate 188 donne in postmenopausa, divise in due gruppi: gruppo obeso / sovrappeso ( n=96 ) e gruppo di peso normale ( n=92 ).
Dopo un esame clinico e misurazioni di laboratorio, sono state valutate le funzioni cognitive tramite il test Montreal Cognitive Assessment ( MoCA ).
Una diminuzione significativa e maggiore delle funzioni esecutive / visuo-spaziali e della attenzione si è verificata nel gruppo obeso / sovrappeso rispetto al gruppo di peso normale ( P minore di 0.001 ).
È stata trovata una significativa relazione positiva tra i livelli sierici di adiponectina e la funzione cognitiva globale di MoCA.
Le funzioni esecutive e di attenzione di MoCA sono risultate significativamente e positivamente correlate ai livelli sierici di adiponectina.
L'indice BMI ( indice di massa corporea ), il rapporto vita fianchi ( WHR ) e i livelli sierici di adiponectina sono risultati indipendentemente associati alla funzione cognitiva globale di MoCA, ma solo i livelli sierici di adiponectina erano associati indipendentemente all’attenzione secondo il test MoCA.
In conclusione, può esistere una associazione positiva significativa tra i livelli sierici di adiponectina e una migliore funzione cognitiva nello stato postmenopausale.
Il principale fattore determinante della capacità di attenzione è risultato rappresentato dai livelli sierici di adiponectina, e il dosaggio dei livelli sierici di adiponectina può essere il primo marcatore sierico del declino cognitivo.
Pertanto, il livello sierico di adiponectina può essere utilizzato, come biomarcatore precoce, per rilevare il declino cognitivo e per supportare una prevenzione precoce. ( Xagena2017 )
De Franciscis P et al, PLoS One 2017; 12: e0186205
Gyne2017 Neuro2017